Crociera 2008

    Un enorme “grazie” ai numerosi partecipanti alla crociera per Barcellona  che hanno voluto condividere con noi questa breve vacanza. Tutti quanti, accomunati dalla passione del ballo, dalla gran voglia di divertimento e di stare in compagnia, abbiamo contribuito a creare un gruppo molto unito e vivace: un ringraziamento particolare va all’allegria contagiosa di Mario e Andrea, grazie alla loro generosità e a quella di Giancarlo, Giovanni e di tanti altri; nonostante il maltempo, il mare agitato ed i vari imprevisti abbiamo trascorso un bellissimo week-end e abbiamo vissuto una divertente esperienza che speriamo di poter ripetere al più presto  ancora tutti insieme

    DIARIO DI BORDO

    Ballando…..sulle onde

    Italo Calvino 
    Jose Martì 
    Papito Jala Jala 
    Passione Salsa 
    Crociera 2008 

    Porto di Genova ore 19.20 circa – Ceck-in presso il Terminal Traghetti e inizio imbarco sulla nave Splendid con partenza prevista per Barcellona alle ore 21.30 da Ponte Assereto Sud Ormeggio T2: così recita la mail ricevuta dagli operatori della Stazione Marittima di Genova

    Perfetto! Tutti i timori degli entusiasti croceristi sono fugati da questa notizia che conferma la regolare partenza della nave nonostante le avverse condizioni meteorologiche e i preoccupanti avvisi sulla chiusura del porto di Genova; alle 19.00 siamo tutti presenti all’appello e pronti a partire pieni di carica positiva, compresi il febbricitante Mario, la claudicante Dorella e la Lella già munita di cerotti e braccialetti contro il mal di mare.

    Purtroppo alle 21.00 siamo ancora seduti in sala d’attesa aspettando l’annuncio dell’imbarco previsto alle ore 21.30: la nave è arrivata tardi a causa del maltempo, ma la nostra allegra combriccola non si spazientisce ed inganna l’attesa gustando focaccia e pizza offerte da nostro grande fornaio “de Utri” Giovanni; ovviamente qualcuno ha anche pensato al vino! Verso le 21.30 ci avviamo pazientemente in fila verso la passerella che porta alla nave ma ancora una volta ci attende una buona mezz’ora di coda per i rallentamenti dello sbarco dei veicoli; nonostante la lunga attesa riusciamo comunque a sdrammatizzare e a scherzare assieme a tutti i viaggiatori accomunati dall’avversa sorte mentre ascoltiamo le indicazioni sull’imbarco ormai imminente.

    E finalmente… Pronti, posti, via! Al segnale dell’ufficiale siamo tutti pronti a scattare per la corsa verso il traguardo tanto agognato: gli addetti all’imbarco ci osservano simpaticamente divertiti e partecipano al nostro gioco invitandoci a correre più veloce per arrivare prima di altri gruppi verso il piccolo ingresso della nave. Sono quasi le 23.00 quando ci ritroviamo tutti al ristorante; la nave è ancora in porto e siamo notevolmente in ritardo sulla partenza, ma, per momento, non ci pensiamo perché siamo tutti quanti intenti a scegliere le portate per la cena. Verso mezzanotte ci accorgiamo che la Splendid sta mollando gli ormeggi … finalmente si parte: sul ponte della nave guardiamo le luci della costa che si allontanano piano piano. E’ sempre emozionante ed affascinante osservare lo spettacolo della terra che si allontana mentre si prende il mare aperto sotto la volta del cielo; approfitto dell’attimo di tranquillità e mi allontano da sola per assaporare in assoluto silenzio questo momento: attorno a me solo il cielo, il mare ed i suoi rumori ed ancora una volta rimango rapita dalla loro straordinaria bellezza.

    In viaggio per Barcellona. Le previsioni sulle condizioni del mare non sono tra migliori ma non ci colgono impreparati e ci rechiamo verso il salone dove si balla (in tutti i sensi) noncuranti del lieve dondolio della nave; salsa, merengue, bachata e divertimento sino a tarda notte, poi a riposare perché il mattino seguente ci attendono gli stages con i maestri di ballo tra i quali ci sono due grandi artisti: il nostro maestro Rafael Zayas e  Francisco Vasquez, uno dei più famosi ballerini del panorama caraibico e inventore del Los Angeles Style. Il mare è agitato, ma fortunatamente nessuno sta male: è solo un po’ più difficile mantenere l’equilibrio mentre si danza, ma è anche più divertente; purtroppo le condizioni del mare non permettono di recuperare il ritardo accumulato e apprendiamo che l’arrivo a Barcellona è previsto per le 20.00 anziché le 16.00. Per noi non è un problema ingannare l’attesa: siamo in piacevole compagnia, chiacchieriamo, balliamo e Marco improvvisa il divertente stage di Rueda de Casino. Barcellona, la capitale catalana dalla vita notturna animata, città antica e moderna al tempo stesso dove le maggiori rappresentazioni del gotico catalano si affiancano alle spettacolari espressioni del modernismo, ci sta aspettando. Arrivati a terra ci apprestiamo ad effettuare il tour by-night purtroppo notevolmente ridotto (un po’ deludente e non per colpa nostra, il tempo non è stato d’aiuto ma anche l’organizzazione del tour non è stata ottima): un breve tragitto in pullman lungo la vivace Rambla che fiancheggia il porto ed i suoi frequentatissimi locali ci conduce al ristorante dove assaporiamo un’ottima e gustosa cena catalana a base di paella, pesce e sangria. Il nostro gruppo è veramente numeroso, il vino e la sangria contribuiscono ad aumentare l’allegria che certo non manca, il divertimento continua tra battute scherzose ed innumerevoli brindisi. Seduti accanto ai nostri tavoli alcuni turisti stranieri dai tratti tipicamente nordici ci osservano impettiti con aria di sufficienza: “Staranno pensando che siamo i soliti Italiani casinisti” mi ritrovo a commentare assieme ai “primi ballerini” Gianfranco e Stefania e ai simpatici Bruno e Patrizia “forse non capiscono che ci stiamo divertendo veramente tanto!” Il travolgente ed instancabile duo Mario-Andrea tiene banco (ma le “spalle” non mancano) e, ricordandosi che è l’8 marzo, chiudono la cena in bellezza regalando rose rosse a tutte le donne del gruppo. Ripartiamo ancora più allegri, forse anche un po’ “brilli” e sempre più indisciplinati. La guida ci comunica alcune notizie su Barcellona e la basilica che ci apprestiamo a visitare: la “Segrada Famiglia” fu iniziata nel 1884 dal grande Antoni Gaudì (definito dai Barcellonesi “l’architetto di Dio”) che si dedicò alla progettazione di questa grande opera sino alla sua morte nel 1926. Ancora oggi gli architetti stanno portando avanti il progetto di Gaudì, ma sono appena al 55% della realizzazione di tutta la maestosa opera; l’elaborazione di forme straordinarie, l’imponenza e la grandezza di questo capolavoro architettonico sono veramente affascinanti e, anche se in poco tempo e nel buio della notte catalana, siamo riusciti  a percepire un assaggio del grande genio di Gaudì. Sicuramente Barcellona, senza il genio di Gaudì, non sarebbe Barcellona e continuando il giro in pullman lungo il Passeig de Gracia ammiriamo la stupenda Casa Batllò, priva di qualsiasi spigolo o linea retta come le onde del mare, la facciata dalle maioliche con effetto luminescente e il tetto a forma di drago squamoso di ceramiche brillanti e luminose. Poco più avanti vediamo la sintesi del modernismo catalano e del genio di Gaudì: Casa Milà, detta anche “La Pedrera” perché interamente costruita con pietre naturali, dalla facciata ondulata e i balconi di ferro battuto (alcuni hanno il pavimento trasparente di vetro armato), i camini surrealistici che sembrano tante sculture. E’ già tardi e a breve dobbiamo rientrare sulla nave: ma come possiamo tornare a casa senza aver passeggiato lungo la strada pedonale più lunga e famosa del mondo?(Las Ramblas sono un insieme di 5 viali per una lunghezza totale di 1.180 km). Scendiamo quindi dal pullman per percorrere a piedi la “Rambla Santa Monica”, l’ultimo e più ampio tratto della Rambla che si apre verso il mare e che termina al porto antico. La guida ci suggerisce di bere l’acqua di una particolare fontana perché chi beve la sua acqua rimarrà tanto innamorato di Barcellona da tornare ancora; io non ho mai bevuto quell’acqua ma sono stata a Barcellona  ben quattro volte e sarei pronta a ripartire subito: come non rimanere affascinati dalla bellezza di questa città con le opere architettoniche di Gaudì, dalle statue viventi e dagli artisti che si esibiscono sulle Ramblas vivaci e sorprendenti ad ogni ora del giorno e della notte, dalla lunga spiaggia della Barcelloneta, dalla vista del Montijuc, dalle chiese, dai palazzi, dai locali e da tutto ciò che rende questa città così unica e speciale?

    Rosalma, Paola, Giovanni ed Agnese concordano e mi dicono che ritorneranno con più calma a visitare questa meravigliosa città. Vediamo in fondo alla Rambla la statua di Cristoforo Colombo che con il dito puntato indica il mare: ebbene sì, è giunto purtroppo il momento di rientrare a bordo, già con un po’ di nostalgia di Barcellona e sicuramente con la voglia di tornare; il tempo a disposizione è stato poco ma sufficiente per comprenderne la grandezza e rimanerne affascinati. Ansiosi di perdere la nave e un po’ stanchi, attendiamo il pullman ai piedi della statua di Colombo; è l'1.30 di notte ma la notte è ancora giovane e molti si recano nuovamente in sala feste per ballare fino all’alba: sono quasi le quattro del mattino e “qualcuno” è ancora intento a “socializzare” al bar, qualcun altro “vaga” in pigiama per i corridoi della nave, Giancarlo…non so…E’ mattino e alle 11.30 ci attende lo stage di rumba e gestualità molto apprezzato dal pubblico incuriosito e molto divertito dal “vacunao” della rumba cubana del maestro Rafael. Nel pomeriggio Francisco Vasquez dà una prova della sua maestria come ballerino ed insegnante: nonostante la febbre, con molta semplicità e con il suo simpatico intercalare“paparrì”(per dire affettuosamente “amico, fratello”,“paparrì no es difìcil”, “paparrì se puede”), riesce ad insegnare una figura di salsa il cui nome "desmadre”(cioè un rompicapo che fa quasi impazzire) dice tutto. Anche Rafael partecipa divertito alla lezione del collega: Francisco lo ringrazia per la sua presenza alla lezione perché è  bello “compartir la clase” con gl’altri insegnanti e ricambia a sua volta partecipando al nostro stage di rueda che chiude il programma delle lezioni. La crociera è quasi giunta al termine ed i maestri di ballo improvvisano un’animazione di gruppo per salutare tutti i partecipanti. Questa volta il mare calmo ci ha consentito di viaggiare perfettamente in orario, la valigia è già pronta ed ecco che scorgiamo in lontananza le luci di Genova che ci attende sotto la pioggia. Il week-end è letteralmente volato via in un baleno e non posso far altro che ringraziare ancora tutti voi della piacevole compagnia; al prossimo viaggio quindi!

    Giovanna

    19 aprile 2007
    By Giovanna Carità

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