Nel
1926 la famiglia Calvino decise di tornare in Italia, precisamente a Sanremo,
dopo un devastante uragano che danneggiò quasi totalmente la loro dimora ;
quello che rimane oggi della casa natale di Calvino è ancora un’attrazione
davvero molto speciale per i turisti italiani: è un romantico bungalow
situato dentro il Grande Giardino Botanico Tropicale Humboldt di Santiago de
Las Vegas. Sempre all’interno di questo giardino c’è un piccolo albergo di
proprietà dell’ Istituto Humboldt che ospita solitamente i ricercatori
stranieri ma dove vengono accettati anche i turisti se rimangono dei posti a
disposizione. Lo scrittore studiò e visse a Sanremo, fece il partigiano in
Italia con il nome di battaglia di “Santiago” in omaggio al suo paese natale ma
nel 1964 tornò a l’Havana in occasione della sua nomina a membro della giuria
per il premio “La casa de Las Americas” e soprattutto per un’ altra tappa
importante della sua esistenza: è proprio qui che il 19 febbraio “il partigiano
chiamato Santiago” sposò la sua compagna di vita, la traduttrice argentina
Esther Judit Singer detta “Chichita”. Perché sposarsi a Cuba? Perché Cuba era
un paese diverso, lei era ancora sposata in Argentina, in Italia non c'era il
divorzio e neanche in Argentina, e così si sposarono a Cuba. Inge Feltrinelli,
che lo incontrò sull’ isola nel 1964 poco dopo il matrimonio, ha scritto
in un suo articolo che qui aveva incontrato “un uomo allegro ed interessante in
giacca bianca e senza cravatta” e non il consueto uomo che conosceva
“timido e che parlava solo di cose importanti”. In questa occasione
Calvino rivide la casa natale dove aveva vissuto con i genitori e conobbe
Ernesto “Che” Guevara al quale dedicò uno scritto molto commovente dopo la sua
uccisione. La figlia di Calvino, Giovanna nata nel 1965, fu contattata 30 anni
dopo dall’ Ambasciata Italiana dell’ Havana per dare l’ autorizzazione alla
costruzione di una lapide in onore del padre: lei stessa la inaugurò nel 1996 e
fu deposta all’interno del giardino botanico. Nel Museo Municipale locale è
stata allestita una sala dedicata a Italo Calvino dove si può sfogliare e anche
comprare l’ultimo libro fotografico di 100 pagine a lui dedicato e stampato a
Cuba nel 2000 intitolato “Las dosmitades de Calvino” (autore Helio Orovio
poeta-scrittore di Cuba nonché musicista e musicologo che ha scritto il
“Dizionario delle musica cubana”); qui potreste anche incontrare e scambiare
due parole con quella che fu la balia di Calvino, un’ anziana signora cubana
dal nome Caridad Toca.
GIOVANNA
23 gennaio 2007 By Giovanna
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