Italo Calvino

Italo Calvino

Italo Calvino 
Jose Martì 
Papito Jala Jala 
Passione Salsa 
Crociera 2008 

Pensando al discreto e riservato scrittore Italo Calvino difficilmente lo colleghiamo all’isola di Cuba; alcune vicende meno conosciute ma fondamentali nella vita del personaggio lo rendono anche un po’ “cubano”. Per iniziare Italo Giovanni Calvino Mameli, detto Santiago, nacque proprio a Cuba a Santiago de Las Vegas il 15 Ottobre del 1923 in un villaggio a sud-est dell’ Havana a pochi chilometri a sud dell’aeroporto Josè Martì. I genitori, Mario Calvino e ed Eva Mameli, erano due scienziati presso un istituto che allora era di  proprietà statunitense e si trovavano sull’isola per lavoro: qui il  padre dirigeva una stazione sperimentale di agricoltura e una scuola di agraria mentre la madre era una botanica; lo scrittore quindi nacque e visse fino a 20 anni in una dimora immersa in un giardino pieno di rare piante esotiche.

Nel 1926 la famiglia Calvino decise di tornare in Italia, precisamente a Sanremo, dopo un devastante uragano che danneggiò quasi totalmente la loro dimora ; quello che rimane oggi della casa natale di Calvino è ancora un’attrazione davvero molto speciale per i turisti italiani:  è un romantico bungalow situato dentro il Grande Giardino Botanico Tropicale Humboldt di Santiago de Las Vegas. Sempre all’interno di questo giardino c’è un piccolo albergo di proprietà dell’ Istituto Humboldt che ospita solitamente i ricercatori stranieri ma dove vengono accettati anche i turisti se rimangono dei posti a disposizione. Lo scrittore studiò e visse a Sanremo, fece il partigiano in Italia con il nome di battaglia di “Santiago” in omaggio al suo paese natale ma nel 1964 tornò a l’Havana in occasione della sua nomina a membro della giuria per il premio “La casa de Las Americas”  e soprattutto per un’ altra tappa importante della sua esistenza: è proprio qui che il 19 febbraio “il partigiano chiamato Santiago” sposò la sua compagna di vita, la traduttrice argentina Esther Judit Singer detta “Chichita”. Perché sposarsi a Cuba? Perché Cuba era un paese diverso, lei era ancora sposata in Argentina, in Italia non c'era il divorzio e neanche in Argentina, e così si sposarono a Cuba. Inge Feltrinelli, che lo incontrò  sull’ isola nel 1964 poco dopo il matrimonio, ha scritto in un suo articolo che qui aveva incontrato “un uomo allegro ed interessante in giacca bianca e senza cravatta” e non il consueto uomo che conosceva “timido  e che parlava solo di cose importanti”.  In questa occasione Calvino rivide la casa natale dove aveva vissuto con i genitori e conobbe Ernesto “Che” Guevara al quale dedicò uno scritto molto commovente dopo la sua uccisione. La figlia di Calvino, Giovanna nata nel 1965, fu contattata 30 anni dopo dall’ Ambasciata Italiana dell’ Havana per dare l’ autorizzazione alla costruzione di una lapide in onore del padre: lei stessa la inaugurò nel 1996 e fu deposta all’interno del giardino botanico. Nel Museo Municipale locale è stata allestita una sala dedicata a Italo Calvino dove si può sfogliare e anche comprare l’ultimo libro fotografico di 100 pagine a lui dedicato e stampato a Cuba nel 2000 intitolato “Las dosmitades de Calvino” (autore Helio Orovio poeta-scrittore di Cuba nonché musicista e musicologo che ha scritto il “Dizionario delle musica cubana”); qui potreste anche incontrare e scambiare due parole con quella che fu la balia di Calvino, un’ anziana signora cubana dal nome Caridad Toca.

GIOVANNA

23 gennaio 2007
By Giovanna

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