Carnevale a Cajamarca

PERU:

CARNEVALE A CAJAMARCA

IL TROPICANA 
RAFAEL ZAYAS 
Carnevale a Cajamarca 
Carnevale a Santiago 
Anaisa e Rafael 
Domingo Pau 

Una festa di colori, musica e divertimento. E’ il carnevale che si svolge a Cajamarca, una simpatica cittadina in stile coloniale, ubicata a più di tremila metri sul livello del mare, ad oltre 800 chilometri a nord di Lima. La festa che precede la Quaresima pasquale è sicuramente una delle tradizioni più radicate in Perù. Qui si assapora il meraviglioso miscuglio tra la cultura occidentale ed il misticismo indigeno.Un mix che si trasforma in un caleidoscopio coloratissimo di maschere e folclore. Ritmi antichi che avvolgono con il loro mistero gli scherzi e la giocosità di una società più moderna. Una esperienza davvero magica, da non perdere per nessun motivo se ci si trova nella terra degli Inca proprio in questo periodo.

Il carnevale si divide in feste di svariato genere, rallegrate dalla passacaglia (tipica danza spagnola) e culmina con la tradizionale Unsha, o taglio della montagna. Un gesto scaramantico che non può mancare in un Carnevale andino di tutto rispetto. 
Arrivando a Cajamarca si respira l'aria pura grazie agli immensi alberi di eucalipto che incorniciano le romantiche case coloniali dai balconi in legno e dai piatti tetti di tegole. Respirare questa fragranza rende piacevole il soggiorno in questa città. Camminando per le sue strade si percepisce l'aroma dei dolci a base di latte. Viene l’acquolina in bocca se si pensa ai tipi dolci di Carnevale che vengono prodotti come il manicaretto bianco, la natilla e gli alfajores. Una ulteriore nota di colore viene data dalla presenza dei venditori che offrono ai turisti maschere, chitarre e violini, costruiti appositamente per questa occasione. Cajamarca si trasforma durante i tre giorni del Carnevale nella città ideale per essere visitata e condividere coi suoi abitanti le sue leggende, le tradizioni e i racconti.  Veramente originali sono le donne che camminano per le strade indossando un alto cappello a larghe falde, di una certa eleganza e filando la lana. Suggestivo è vedere per strade lo spiegamento di comparse, carri allegorici  e gruppi folcloristici che rallegrano l’ombrosa plaza de Armas, la piazza che vide morire strangolato Atahualpa, ultimo re inca, e le vie adiacenti. Inoltre si possono incontrare lungo le “calles” i giovani che escono dai quartieri tradizionali come San Sebastián, San Pedro e San Josi che competono in bellezza e simpatia. Al calar della sera la gente condivide l'emozione con la tradizionale carne di jora e frullata. Il  giorno seguente, dopo una rigorosa selezione da parte dei giudici, sfilano le comparse vincitrici insieme alle regine del carnevale. È, nel secondo giorno, che gli abitanti esprimono la loro euforia per le strade lanciando ovunque palloni pieni d'acqua. Alcuni sono dipinti completamente con cere di diversi colori. E’
davvero il caos. Avete presente il Carnevale con le arance di Ivrea? L’effetto è lo stesso. E’ vero che a febbraio in Perù siamo in piena estate. Ma è anche vero che siamo quasi a quattromila metri di altitudine…Nel terzo e ultimo giorno, gli abitanti sono pieni di nostalgia.Viene tristemente allestita la camera ardente del Carnevale. E’ una figura di plastica, cartone e carta, che è posizionata su di  una pira. Quindi si svolgono le esequie con la bruciatura di questo personaggio davanti al pianto delle persone che chiedono che ritorni il prossimo  anno con migliori auspici per il  paese. Così  si celebra il carnevale in Cajarmaca, una tradizione che si mantiene viva e che attira   ogni anno migliaia di persone tra cittadini e turisti. Ritorneremo in questa calda città per partecipare a questa indimenticabile festa, secondo tutti uno dei Carnevali più belli del Perù, di sicuro il più delirante.

ROBERTA GALLO

4 marzo 2007
By Roberta Gallo

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