IL MAMBO

Il Mambo

IL SON 
LA SALSA 
LA RUMBA 
IL MAMBO 
IL CHA CHA 
LA RUEDA 

Anche nella musica cubana ci sono state delle innovazioni notevoli nell'ultimo secolo.

Un notevole cambiamento fu dato dall'introduzione delle congas, uno strumento a percussione di origine africana, nel conjunto del son e nell'orchestra di charanga e questo fatto determinò la nascita di nuovi ritmi.

Il primo fu il mambo, conosciuto all'inizio come danzon de ritmo nuevo, creato da Orestes Lopez nel 1938, un musicista cubano che suonava nella celebre orchestra Arcano y sus Maravillas,  fu proprio questa orchestra una delle prime ad inserire le congas nella tradizionale formazione di charanga e a produrre una composizione dove si aggiungeva, al tradizionale danzon, una parte più movimentata battezzata mambo. 

In realtà il ritmo inventato da Orestes Lopez era più parente del vecchio danzon che del moderno mambo, mancava ancora l’energia determinata dall’introduzione di una potente sezione di fiati.

Mambo è il nome di una divinità cubana che identifica il dio della guerra, in onore della quale venivano eseguite danze di carattere rituale, ma non è detto che rappresenti una di queste danze.

Le due ipotesi più accreditate sulla provenienza del nome sono o dal linguaggio rituale voodoo di Haiti o da un’antico dialetto cubano chiamato navigo, di sicuro c’è che con il passar del tempo il termine si è identificato un particolare modo di ballare nel folklore popolare cubano perdendo le movenze legate ai rituali di combattimento e arricchendosi di spunti presi dal son e dal danzon.

Interessante è la teoria di Oscar Hjuelos secondo il quale nelle vene degli schiavi africani scorreva sangue e musica, durante gli anni trascorsi a lavorare in catene nelle piantagioni di canna da zucchero avevano potuto sfogarsi solo attraverso balli statici come il merengue e la rumba, una volta finalmente liberati dalla schiavitù avevano potuto dare origine all’invezione del Mambo grazie all’energia e alla grande voglia di scatenarsi accumulata negli anni di schiavitù.

Tornando all’origine di questa musica bisogna dire che un grosso contributo per la definizione del nuovo ritmo fu dato da Arsenio Rodriguez, un musicista cubano soprannominato el cieguito meravilloso per la sua cecità dovuta ad un calcio ricevuto da un asino quando era ancora bambino, che sviluppò un contrappunto musicale denominato diablo.

Fu Darnase Perez Prado, nel 1948, che mise insieme il danzon di Lopez e il diablo di Rodriguez e ispirandosi alle big band americane seppe accelerarne il ritmo grazie alla massiccia introduzione di fiati e delle percussioni cubane, per la prima volta in Messico, nella sua orchestra introdusse l’organo uno strumento fino ad all’ora mai associato alla musica leggera. Questo nuovo ritmo fece subito il giro del mondo riscuotendo enorme successo, la prima grande composizione di Perez (denominato in seguito “re del mambo”) fu "Rico Mambo", nel 1951, e a questo fortunato brano seguì una serie incredibile di successi come "Patricia", "Mambo n. 5", "Ciliegi Rosa". La grande diffusione della musica del mambo e della relativa danza è dovuta anche ad altri grandi interpreti come Celia Cruz (interprete di Guantanamera), a Frank Grillo, a Xavier Cugat e a Abbe Lane.

Questo nuovo ritmo trovò l’opposizione della Chiesa cattolica, soprattutto per le contorsioni erotiche che sviluppavano i ballerini di mambo, che lo definì osceno e indecente, condannandolo insieme ad altre  innovazioni dell’epoca, come invenzione arrivata dall’inferno per sconvolgere l’ordine morale della società.

Il mambo ebbe grande successo anche nel cinema, e propaganò anche grazie a famosi film come "Al son del mambo", "Son Veracruz es bello", "Coqueta" e "Al compas del mambo", in Italia ebbe un ruolo importante nelle colonne sonore dei film "La dolce vita" e "Riso Amaro".

Il mambo ebbe molto  più successo all’estero, che a Cuba dove non diventò mai un ballo veramente popolare in quanto le sue figure sono frutto degli studi di coreografi e non dalla spontaneità durante il ballo, spesso introdotte negli spettacoli per dare una nota leggermente scandalistica alla rappresentazione.

Il passo del mambo è molto semplice, i ballerini iniziano sul primo tempo con il piede sinistro in avanti per riportarlo nel secondo tempo allo stesso punto di partenza per poi eseguire lo stesso passo con il piede destro, marcando così tutte le otto battute del tempo, le mani si muovono sempre in maniera opposta a quella dei piedi. Una prima variante è costituita dal classico passo avanti ed indietro caratterizzato da un doppio battere di mani ed un leggero piegamento quando si va avanti con il piede sinistro ed un'alzata di busto e di mani quando si marca con il destro indietro, un’altra variante consiste nell'effettuare un piccolo twist sul posto per poi scalciare il piede in aria prima da un lato, poi dall'altro. La combinazione di questi movimenti da origine ai cinque passi base del Mambo che sono: IL PASSO BATTUTO, IL CALCIO, IL CALCIO TWIST, LO CHASSE’ e LA SFORBICIATA.

25 gennaio 2006
By Marco Giovannini

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